IL PROGETTO PCTO ISTITUTO SUPERIORE MAFFEI

Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle novità introdotte dalla legge 107 del 2015, che attua il principio della scuola aperta. 

La riforma ha avviato un cambiamento importante per le scuole superiori, il progetto è stato successivamente modificato con il decreto n.774/2019 e rinominato: Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Le modifiche hanno permesso di focalizzare il progetto su un approccio più qualitativo e orientato ad una maggiore coerenza con il progetto formativo di ogni studente.

L’obiettivo del progetto è quello di dare alcuni strumenti che la scuola tradizionale non può dare e che invece i cambiamenti del mondo del lavoro e della società contemporanea richiedono, agevolando la transizione scuola-lavoro.

Ogni PCTO è personalizzato e mira allo sviluppo sempre maggiore delle competenze trasversali utili allo studente per orientarsi e per gestire in modo efficace il progetto di studio e di sviluppo professionale; il progetto formativo personalizzato tiene conto delle attitudini, interessi e stili cognitivi. I PCTO sono parte integrante del curricolo dello studente e sono oggetto di verifica e valutazione da parte del consiglio di classe, con una ricaduta sulla valutazione finale dello studente durante l’esame di maturità.

Nell’indicare competenze trasversali ci si riferisce ad abilità di carattere generale, a largo spettro, relative ai processi di pensiero e cognizione, alle modalità di comportamento nei contesti sociali e di lavoro, alle modalità e capacità di riflettere e di usare strategie di apprendimento e di auto-correzione della condotta. All’interno di queste competenze rientrano anche quelle personali e sociali e comprendono: la capacità di interagire e lavorare con gli altri, capacità di risoluzione di problemi, creatività, pensiero critico, consapevolezza, resilienza e capacità di individuare le forme di orientamento e sostegno disponibili per affrontare la complessità e l’incertezza. 

Nel 2019 Fondazione Edulife ha proposto al Liceo Scipione Maffei un percorso PCTO focalizzato sullo sviluppo delle soft skills attraverso una modalità esperienziale.

Il percorso ha visto la partecipazione di tre studenti, che durante il loro PCTO hanno sperimentato il lavoro all’interno di uno spazio di coworking, 311 verona, apprendendo in modo autonomo e attraverso la dimensione operativa del fare come: si crea e si sviluppa un piano editoriale per i diversi social media; l’ideazione e la creazione di video interviste.

La produzione ha visto come scopo l’arricchimento di contenuti di Plan Your Future, progetto e portale di orientamento di Fondazione Edulife. Il PCTO ha visto così come oggetto fondamentale, studenti produrre contenuti utili ad orientare altri studenti, orientando così loro stessi nel cercare di orientare altri ragazzi.

Al termine del PCTO per uno studente è continuata la collaborazione all’interno della Fondazione per il progetto Plan Your Future, e da una sua intuizione è nata l’idea di prevedere un PCTO più strutturato e con un’offerta formativa specializzante. 

La progettazione del PCTO nel 2020 è stata pensata per rispondere in modo coerente ai diversi indirizzi del Liceo Scipione Maffei, ma prima di tutto alle necessità degli studenti

La preparazione della proposta di PCTO è stata fatta in co-progettazione con gli studenti, gli insegnanti e Fondazione Edulife; proponendo in questo modo tre diverse tipologie di percorsi PCTO: scrittura articoli per blog, gestione canali social, creazione di video; sempre attraverso Plan Your Future.

Questa fase si è sviluppata nel periodo di chiusura delle scuole, e quindi durante il lockdown, e nonostante l’incertezza sulla possibilità di svolgere il PCTO in presenza, grazie alla collaborazione con i docenti, è stato possibile ripensare al percorso anche in modalità da remoto. Questa rielaborazione del progetto ha così visto la possibilità per i 9 studenti aderenti, di dividersi in team di lavoro in base alle preferenze e aspettative, e di svolgere il percorso in modalità smart working, dando modo così ai ragazzi di acquisire competenze che rispecchiano il mondo di oggi.

Il PCTO è iniziato subito dopo il termine delle lezioni e ha visto la strutturazione delle 50 ore in 10 di formazione specifica per ogni gruppo e 40 di lavoro in team per la produzione di contenuti. La formazione è stata svolta da professionisti di settore, che già collaborano e gravitano intorno a 311 Verona. Il percorso ha visto la sua chiusura con la restituzione dei contenuti ai docenti, insegnanti e tutor che hanno accompagnato e seguito il progetto di PCTO.

 

di Sara Capitanio

IL PROGETTO IUS - RISORSE UMANE

A partire dal 1997 e per la durata di circa tre lustri, le trentotto Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore, IUS, presenti in tre continenti, hanno sviluppato e realizzato un complesso ed innovativo lavoro di caratterizzazione identitaria e di strutturazione organizzativa.

All’interno di questo cantiere, la Fondazione Edulife è stata chiamata a realizzare un progetto di “ricerca-azione” sulle Risorse Umane delle Istituzioni, volto a costruire, in forma partecipata e condivisa, i profili di competenza dei tre protagonisti principali della comunità accademica: i docenti, i direttivi, gli amministrativi. Il lavoro si è sviluppato nell’arco di un triennio (2009 – 2011). I profili sono stati costruiti e sperimentati con un metodo di animazione volto a promuovere le Istituzioni coinvolte in comunità di pratica in apprendimento permanente.

I profili sono il risultato-prodotto di un lungo ed articolato percorso di formazione di tipo blended (presenza e distanza): sviluppato ed alimentato da un ambiente virtuale di apprendimento collaborativo (AVAC), sostenuto da un sistema metodologico di partecipazione e collaborazione basato sul costruttivismo socio-culturale.
I dati e gli indicatori, raccolti nel corso dei lavori e sottoposti ad analisi quali-quantitative, hanno generato una ricerca scientifica unica nel suo genere nel panorama mondiale delle università, che è stata pubblicata nel volume “Il Ciclo del Valore. Innovazione e qualità dell’insegnamento nella formazione superiore”, a cura di Piergiuseppe Ellerani (ed. Franco Angeli, Milano).

Questo progetto sulle Risorse Umane delle IUS è considerato come “punto di riferimento non eludibile” nel dibattito sulla riforma dei sistemi di Istruzione Superiore (U. Margiotta, in Prefazione alla citata ricerca). Le ragioni sono almeno tre.
In primo luogo, per il contesto: perché è stato realizzato da una rete confederata di istituzioni universitarie disseminate in vari continenti. Secondo l’UNESCO, non ci sono precedenti di tali dimensioni. La seconda ragione sta nell’idea focale” di dare valore e centralità allo studente per innovare la qualità dell’insegnamento universitario: passare da una docenza centrata sull’insegnamento ad uno stile e ad una strategia di docenza il cui impegno fondamentale è quello di favorire un apprendimento di qualità degli studenti. I docenti si trasformano così in “generatori di valore”: prima ancora di essere esperti accademici sono educatori con competenze distintive.

La prospettiva di questo modello educativo mette in evidenza la terza ragione, cioè la metodologia, definita Ciclo del Valore”, che ha orientato i partecipanti al progetto per tutta la sua durata. Rappresenta un modello, nato dall’esperienza pluriennale di Edulife, basata su sperimentazioni scientificamente fondate, per definire la “ modalità operativa funzionale ad ogni organizzazione per mettere al centro dell’attenzione la persona che si vuole servire con la propria proposta.…. Una sorta di guida affinché tutte le persone che ne hanno la responsabilità possano creare all’interno della propria organizzazione un circolo virtuoso di miglioramento continuo, centrato sulla promozione umana e professionale delle persone che compongono le diverse comunità in apprendimento permanente” (A. Vedovato, in Postfazione alla citata ricerca).

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di Luciano Fiorese