
Fabschool
Anno di attivazione 2020
Partner:
Fondazione Edulife, Verona Fablab, ITS Academy Last, Polo 9, Cooperativa Samarcanda, Associazione Fablab Dolomiti, Consorzio CATA Belluno, Mantova Fablab, Megahub Schio e Associazione Rinoteca Ancona.
Donatore:
Fondazione Cariverona
Stakeholder:
Scuole e aziende dei territori di Verona, Mantova, Belluno, Vicenza e Ancona
DATI DI CONTESTO
Abbiamo la necessità di formare competenze in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
L’ultimo rapporto OCSE “Education at Glance 2017/Uno sguardo sull’educazione” parla chiaro: solo il 18% degli italiani è laureato e in discipline poco legate ai bisogni attuali e futuri dell’economia.
Le nuove 150 ore minime di alternanza scuola-lavoro nel triennio finale degli istituti tecnici rappresentano, per i ragazzi, poco più di una settimana in impresa l’anno; in pratica, stiamo parlando di una visita aziendale; abbiamo quindi la necessità di iniziare a misurare l’apprendimento in contesti non formali ed informali. Costruire strumenti di misurazione facilmente applicabili e comprensibili è la sfida aperta del nostro Paese.
OBIETTIVI
– Creare spazi di apprendimento “non formale” immersi nella scuola, connotati come punto di riferimento per studenti, docenti ed esterni (genitori, imprenditori, professionisti). Nei quali perseguire l’apprendimento e il rafforzamento delle STEM attraverso le tecnologie esponenziali ma anche delle competenze trasversali.
– Riconnettere scuola ed aziende del territorio, rigenerare fiducia attraverso la co-progettazione di esperienze formative centrate sui bisogni del mercato del lavoro territoriale: trasformazione digitale, intelligenza artificiale, fabbricazione digitale..etc.
– Centrare la valutazione dell’apprendimento degli studenti sulla capacità di applicare la conoscenza in contesti di realtà, ad esempio con lo svolgimento di piccole commesse di lavoro di aziende del territorio.
– Aumentare la conoscenza del mondo del lavoro da parte dei ragazzi, aiutandoli a definire il proprio progetto di vita all’interno di un contesto economico e professionale in rapida evoluzione.
– Favorire un confronto e lo scambio culturale su scala nazionale e internazionale sui temi delle tecnologie esponenziali e il ruolo che l’uomo avrà nel prossimo futuro.
– Velocizzare la transizione da didattica trasmissiva a didattica per competenze.
– Favorire il coinvolgimento dei docenti per la definizione di nuovi strumenti di didattica da applicare in aula.
RISULTATI
– Aprire e sviluppare uno spazio di apprendimento non formale immerso in un contesto formale.
– Definire un progetto di sistema che coinvolge 3 regioni italiane: Veneto, Lombardia e Marche, 5 province italiane e mischia in un partenariato operativo soggetti no profit, istituzioni scolastiche ed aziende.
– Creazione di una visione internazionale.
– Definizione ed applicazione di un impianto di Ricerca e Azione in itinere.